Volontà

Dott.Thomas

La vostra soddisfazione è il nostro miglior premio“.
Così concludeva ogni visita al suo dipendente (Lino Banfi) il manager della ditta “tecnologica” (il Dott. Thomas) con una successiva esibizione schizzofrenica. Il tutto per affibbiargli altri incarichi sempre più gravosi e frustranti.
Credo che in molti ricorderanno la sequenza tratta da “Vieni avanti cretino” di L. Salce (1982), soprattutto per l’ilarita delle situazioni e l’interpretazione divertente dei protagonisti.

L’incipit sembra non aver nulla a che a fare con il filo del discorso legato alla scrittura cui scrissi ieri mattina. Con la necessità di trar beneficio dall’esercizio dello scrivere e con la difficoltà esistenziale di perseguirne una sorta di programmazione o di calendarizzazione. Il che si scontra inevitabilmente con la volontà di imporsi uno spazio temporale quotidiano.
Ed invece, pur nell’ilarità della situazione, la scena col Dott. Thomas inquadra bene, a mia opionione e nel mio modo di vedere le cose, proprio uno dei maggiori avversari della volontà: il susseguirsi di richeste sempre più gravose e di impegni ci portano in uno stato di difficile gestione. Sarebbe troppo facile poter respingere il surplus, ma la vita non è come il film. Ha strumenti di coercizione sociale molto più potenti, di certo non si impazzisce velocemente come Banfi ma sicuramente tende a logorarci psicologicamente e spesso anche fisicamente.
Ecco perchè mi sono espresso parlando di “scontro”. La volontà è tale quando tende ad essere messa alla prova, ad una pressione e alla tentazione di procrastinarla. Non sempre e non tutti siamo in grado di controllarla, il più delle volte mi rendo conto che si fallisce. Credo sia necessario semplicemente riavviarla: non sono riuscito oggi? Non sono riuscito questa settimana? Ma se persisto, anche solo mentalmente, prima o poi riesco a darle nuovamente vita. E ogni volta che ci riesco diventa più forte, magari di pochissimo, ma ne ho acquisito un maggiore controllo.

Non basta dire “ci vuole più volontà”, non è una cosa che si compra, o si ottiene gratuitamente, ma si acquisisce piano piano a furia di fatica ed esercizio.

Joystar

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